Sequoia Park
Dopo una serie quasi interminabile di stretti tornanti arriviamo nel parcheggio del General Grant Groove, l’atmosfera rispetto a ieri è cambiata notevolmente, siamo completamente immersi nelle nuvole e l’aria che respiriamo ha un sapore di muschio e di un nonsoché mai sentito prima. Finalmente imbocchiamo il sentiero che ci conduce verso una serie di sequoie millenarie, di cui ancora ignoriamo le dimensioni, è vero che sono descritte come “giganti” ma finchè la prima non ti si para davanti il termine gigante ha tutto un altro significato!! Vedere questa enormità davanti a te, restituisce un senso di vigore, arcaico e maestoso che fa pensare a quanto possa essere lunga una vita.
La giornata continua tra un gigante e un altro, ciascuno con la sua storia, la sua dedica, generali o presidenti per lo più, finchè non decidiamo di andare a vedere un punto panoramico segnalato dalla nostra fidata Lonely Planet, la Moro Rock, una simpatica salita di 400 metri, agevolata da una scalinata di 350 gradini scavati appositamente nella roccia, per poter raggiungerne la sommità dalla quale vedere uno dei più bei panorami di questo viaggio…… peccato che le nuvole oggi abbiano deciso di passare la giornata con noi e quindi effettivamente non sappiamo da lassù cosa apparirà…Dopo una salita relativamente semplice (veniamo da mesi di dura preparazione atletica), dalla sommità si riesca a vedere… un bel niente!!..Che odio ste nuvole!.. però come si dice, del viaggio non è importante la destinazione ma il viaggio stesso.. Sarà per la prossima volta!
Durante la salita non sono mancati gli incontri con qualche scoiattolo, una numerosa famigliola di cervi (questa volta si è fatto vedere anche il maschio, con un accenno di corna ramificate) e delle simpatiche mucche selvatiche.
Un po’ infreddoliti/a decidiamo che la giornata possa dirsi conclusa e facciamo rotta verso il Lodge dove passeremo la notte, un posto decisamente tipico con tanto di mega camino nella reception.